COS’È LA GAZOSA?

È la storia degli svizzeri ticinesi.

Pubblicato il 14 dicembre 2017

Vi sono cibi e bevande che fanno storia. Sono tradizioni che si innovano, sono racconti che si tramandano nel tempo.

La gazosa è la bibita che, nella sua caratteristica bottiglia in vetro, racconta anni di storie famigliari, che cela e coccola i segreti della sua ricetta e si esalta grazie al connubio perfetto tra innovazione e antica tradizione.

La gazosa, soft drink dal sapore semplice e genuino, ricorda ancora e sempre le roventi estati, quelle in sella alle indimenticabili vespe, quelle delle serate e dei pomeriggi con gli amici al bar, magari ad ascoltare la musica del jukeboxe o dei dischi in vinile. La gazosa è la bevanda della quotidianità, delle risate, delle tavole imbandite e delle famiglie riunite.

Nota in passato come lo champagne dei poveri e allora distribuita in sifoni, la gazzosa, la bevanda per tutti, è stata poi conosciuta come lo champagne con la palletta, quando negli anni Sessanta si diffuse la nota bottiglia con la pallina, ovvero chiusa con una piccola spora di vetro che sfruttava la pressione interna del gas.

Negli anni la gazosa ha indossato poi le vesti del fascino e del lustro, che ne valorizzano la storia e la ricercatezza delle materie prime di elevata qualità con cui è prodotta. Della sua ricetta, ancora oggi segreta, non si conosce molto. Quel che sappiamo è che viene prodotta con acqua della fonte, zucchero e acido citrico (limone) e che viene fatta fermentare così da acquisire quelle caratteristiche bollicine che la rendono stuzzichevole per il palato.

Analcolica, effervescente e incolore, la gazosa è uno dei soft drink più noti, diffusi e amati.

Cosa distingue la gazosa?

Cos’è che rende la gazosa così caratteristica e adorata, tanto da portarla in tavola ogni giorno?
La sua tipicità consiste nel fatto che non contiene polpa di frutta, ma puro distillato e che, quindi, è una bevanda che non necessita di aromi né di conservanti.
Dopo aver eseguito il controllo della gradazione zuccherina e dell’intensità dell’aroma, infatti, lo sciroppo ottenuto è pronto per essere diluito con acqua, aggiunto di anidride carbonica e, infine, imbottigliato.

E quali caratteristiche ci suggeriscono che la gazosa che stiamo bevendo è una bibita autentica e di qualità, prodotta con tutte le dovute accortezze?

  • L’effervescenza, che dovrà farsi sentire ma al tempo stesso dovrà essere contenuta;
  • il perlage, che dovrà essere sottile eppure persistente;
  • il profumo, che dovrà immediatamente richiamare alla memoria l’odore tipico dell’agrume con cui è stata prodotta;
  • il gusto, che dovrà condurre in un viaggio tra il dolce e l’amaro, tra l’acre e lo zuccherato, tra l’acido e il morbido, conquistando il palato, che resterà fresco e pulito.

Quali sono i gusti della gazosa?

Il gusto tipico è quello del limone, ma oggi sono tante le squisite avarianti in commercio. Deliziose, infatti, sono anche le gazose al gusto di mandarino, di arancio amaro, di lampone e di mirtillo. Ognuna ti condurrà in un viaggio unico e caratteristico, che il palato apprezzerà e non scorderà!

Scopri i gusti frizzanti della gazosa Coldesina.